domenica 28 dicembre 2014

Spaghetti in giallo.....

Eccovi un piatto di spaghetti particolarmente saporiti e profumati:



Ingredienti:

1 cipolla bianca
1 bustina di zafferano
150 gr di spaghetti di kamut (x 2)
1 bicchiere di latte di soia non zuccherato
1 cucchiaino di maizena
noce moscata
pepe nero
sale
olio evo


In un tegame mettete ad imbiondire la cipolla con un goccino di olio. Appena si sarà schiarita aggiungete il latte di soia e la maizena che è insapore ma serve ad addensare. Non amo molto la panna o la margarina. Questa soluzione crea una cremina simile alla panna vegetale ma semplice e non grassa. Intanto mettete l'acqua della pasta a bollire e prima di buttarci dentro gli spaghetti in un bicchierino sciogliete lo zafferano con un pochino di acqua di cottura. Mentre si cuociono gli spaghetti versate lo zafferano nella salsina fatta. Scolate la pasta ma conservate un pochino dell'acqua di cottura. Saltate gli spaghetti in padella ed eventualmente aggiungete poca acqua di cottura per dare cremosità. Ed ecco il segreto finale, dopo aver impiattato grattugiate noce moscata e pepe nero sulla pasta. Avrete uno spago d'effetto, profumato e molto gratificante e per giunta velocissimo!


sabato 27 dicembre 2014

Pizza ripiena di scarola

Eccovi un'idea per una pizza ripiena che soddisferà i vostri palati:
Ingredienti per il ripieno:

1 kg di scarola
2 cipolle grosse di Tropea
150 gr di olive nere denocciolate
4 cucchiai di capperi sottosale
olio evo
peperoncino

Ingredienti per la focaccia:

350 gr di farina di kamut
25 gr di lievito di birra
1 bicchiere d'acqua
1 pizzico di sale
olio evo 


Diciamo che volendo potete acquistare anche l'impasto della pizza che trovate nei supermercati o potete acquistare in pizzeria ma coumunque eccovi la ricetta per fare la focaccia in casa. Cominciate con il disporre la farina a formare la classica fontana su un tagliere di legno. Sbriciolate nel centro il lievito di birra e fatelo sciogliere versando un po’ di acqua tiepida cominciando a lavorare l’impasto con i polpastrelli delle dita.
 Aggiungete un pizzico di sale ed un filino di olio.
Con un movimento circolare, aggiungendo a poco a poco l’acqua tiepida necessaria, incorporate sempre più farina dal bordo, fino a quando al centro non si è formato un impasto morbido, liscio ed elastico.
  Dovete lavorare l’impasto della focaccia finché non si attaccherà più alle mani.
Formate una palla e copritela con un canovaccio, facendola lievitare in un luogo tiepido per circa due ore.
L’importante è che raddoppi di volume.
Mentre la pasta lievita, pulite la scarola, lavatela e asciugatela con un canovaccio; affettate le cipolle, sminuzzate le olive e tritate i capperi. In un grosso tegame versate olio, peperoncino e le cipolle. Appena imbiondiscono aggiungete la scarola cruda. Coprite e lasciate che si stufi per bene. Una volta che si sarà appassita potete aggiungere le olive e i capperi. Io non metterei troppo sale perchè usando i capperi salati ne avete a sufficienza. Coprite nuovamente e lasciate che finisca di cuocere.
Una volta che saranno passate le due ore riprendete la pasta lievitata e dividetela in due pagnottine. Una la dovete stendere su una teglia da forno oliata per bene. Versate sopra la scarola e richiudete con l'altra metà della pasta che dovrete chiudere bene ai bordi. Fate qualche buchino con la forchetta in modo che non si gonfi oltre misura, versate dell'olio sulla pasta e infornate a forno caldo 200 gradi sinchè non vedrete colorarsi la pasta. Spegnete e aspettate che si intiepidisca per mangiarla. Molto saporita e in fin dei conti anche leggera.

giovedì 25 dicembre 2014

Pangiallo laziale, alla riscoperta degli antichi sapori

 Il pangiallo romano è un dolce natalizio tipico del Lazio che si presenta a forma di piccola pagnotta:



 l nome Pangiallo deriva dall’inconfondibile strato di pastella di zafferano che lo ricopre, creando una crosta dorata che gli conferisce la tipica lucentezza che lo ha reso famoso in tutto il mondo.
 La caratteristica copertura dorata del dolce era usata nell'antica Roma Imperiale come auspicio del ritorno del sole.
Anche se laziale è un dolce che sta scomparendo dalla cultura della zona e quindi ho imparato a farlo ed in versione vegana.

Ingredienti:

150 gr di mandorle
150 gr di nocciole tostate
300 gr di noci sgusciate
50 gr di pinoli
10/12  fichi secchi
1/2 tazza di uva sultanina
1 C di cacao amaro
250 gr di sciroppo di agave
150 gr di farina

 Per la parte giall'oro:

2 cucchiai farina
1 bustina di zafferano
1 cucchiaio di olio evo
1 cucchiaio d'acqua.

Per prima cosa accendete il forno a 150 gradi e preparate una teglia da forno con la carta apposita. Pulite e tritate grossolanamente la frutta secca. Ora potete cominciare. In un'insalatiera unite la farina con il cacao in polvere e versate lo sciroppo di agave. Aggiungete la frutta secca e impastate con le mani:


In pochi minuti riuscirete ad ottenere un impasto omogeneo che, dopo esservi puliti le mani dividerete in due. Comprimete moltissimo il composto delle palle dando la forma di cupola e adagiatele poi sulla carta da forno. Dovete preparare la copertura gialla ora. Fate una pastella con la farina, lo zafferano, l'olio e l'acqua. Con questa spennellate le due cupole (d'altronde essendo un dolce laziale la cupola ha un forte significato per noi laziali)e vedrete che diventano gialle oro. Infornate per circa 1 ora e un quarto mettendo la teglia a metà del vostro forno. A me piacciono anche caldi ma l'obiettivo è quello di farli prima delle feste e conservarli avvolti in carta cellofan sino alla sera di Natale o meglio ancora di Capodanno. Oro, frutta secca sono un ottimo augurio di abbondanza e prosperità.

Buon Natale!!!

E finalmente il pc funziona..... per Natale quindi non mi resta che farvi gli auguri e riallinearmi con le ricette!!!

Con un augurio specialissimo a tutti coloro che mi seguono!!!

martedì 9 dicembre 2014

E se dico macco di fave voi cosa pensate?

Eh si, non tutti sanno cos'è il macco di fave ed allora eccolo qui:

La mia verduraia di fiducia aveva la cicorietta da taglio e non ho saputo resistere dal prenderne una busta piena. E’ difficile trovarla e quindi ne ho fatto scorta….
Avevo delle fave fresche congelate questa estate e allora ho deciso di realizzare una pietanza che interpreta in pieno le emozioni che provengono dal mio vissuto, e l'utilizzo di questa ricetta siciliana "il macco di fave con la cicoria" mi ha trasportato in questa terra profumata, lussureggiante di "colori" e di "calore" del sole e del mare che avvolgono questa isola stupenda.
Tra l’altro la combinazione degli ingredienti usati dall'amaro della cicoria, alla voluttuosa morbidezza del macco, alla croccantezza del sedano creano in bocca un'esplosione di gusto profumato al finocchietto selvatico.
Ingredienti:
500 gr. di fave fresche o congelate decorticate
1 kg di cicoria (meglio se selvatica o da taglio)
1 gambo di sedano (la parte più tenera e bianca)
1 carota
1 cipolla rossa di tropea
3 spicchi di aglio
finocchietto selvatico
peperoncino
brodo vegetale
olio evo
sale
pepe rigorosamente nero e macinato fresco
Pulite la cicoria, tagliuzzandola grossolanamente con un coltello e lavandola molto bene specialmente se selvatica. Pulite anche la cipolla e tagliatela a fettine. Mondate il sedano tenendo la parte più tenera e bianca che ridurrete a dadini. Tuffate la cicorietta  in acqua bollente salata e fate cuocere per 20  minuti, girando di tanto in tanto. Quando cotta, preparate un bel soffritto con 2 spicchi d’aglio tritati con poco peperoncino secco e trasferite la cicoria nel tegame con il soffritto, con parte dell’acqua di cottura, facendo insaporire per qualche minuto.

E vi assicuro che già questa è una delizia con una fetta di pane integrale bruschettato....

Dedicatevi ora al macco di fave fresche.
In un tegame fate andare un soffritto di aglio, cipolla  tagliate a fettine,  sedano mondato e ridotto a dadini, carota affettata finemente e  dove aggiungerete le fave sbollentate per un paio di minuti. Bagnate con del brodo vegetale, salate, unite il finocchietto selvatico (in alternativa usate una foglia di alloro) e fate cuocere fino a quando le fave saranno morbide e si sfalderanno da sole aggiungendo se occorre altro brodo vegetale. Se usate le fave fresche si ridurranno facilmente in purea da sole.  Nel mio caso ho dato una ripassata grossolana con il minipimer e ho aggiunto una bella manciata di cicorietta tritata grossolanamente e che potete vedere nella foto.
Servite il macco insieme alla cicorietta messa sopra al centro del piatto, irrorate con dell’olio evo e una bella macinata di pepe fatta al momento.

So di non avervi detto nulla di nuovo, ma ero entusiasta di proporvi un piatto veramente semplice, economico, buono e….. completissimo se consideriamo che abbiamo fibre, proteine vegetali, sapori e grassi buoni come l’olio evo e se io ho abbondato con i soffritti potete correggere la mia ricetta togliendoli e mettendo tutto a crudo.

E se pensate che questo piatto era già conosciuto ai tempi di Aristofane che nella sua commedia Le rane parla di una pietanza a base di fave schiacciate che Eracle mangia per trarre forza e nutrimento prima di intraprendere le sue straordinarie imprese amatorie….. OK, io non vi ho detto nulla ovviamente!

lunedì 8 dicembre 2014

Panpepato vegano....

E no che non poteva mancare! uno dei miei dolci preferiti di queste feste:


E' un dolce della tradizione di casa mia.... ricco, energetico (come se ce ne fosse bisogno), pieno di sapori che esplodono in bocca lasciandoti la voglia di non smettere di spizzicarlo e mangiarlo! Però una delle caratteristiche di fondo è il miele ed io non lo voglio mangiare. Quindi eccovi un azzardo che però è riuscito e che addirittura è più leggero perchè lo sciroppo di acero è il terzo dolcificante naturale meno calorico. E' superato solo dalla melassa e dalla stevia. Per 100 gr di prodotto abbiamo solo (!) 250 kcal. Certo non è poco ma il sapore di tutta l'altra frutta secca non fa sentire la mancanza del miele.

Ingredienti:

100 gr di mandorle pelate
100 gr di nocciole pulite
100 gr di noci pulite
150 gr di cioccolato fondente extra
100 gr di canditi (cedro e arancia)
100 gr di datteri denocciolati
100 gr di pinoli
150 gr di uvetta
250 gr di farina
200 ml di sciroppo di acero
1 bicchierino di passito meglio ancora se fosse il mosto di vino (ma non ne ho)
1 c di cannella
1 c di noce moscata
1 c di pepe nero macinato 
3 chiodi di garofano

E' una tradizione ternana che a casa mia si è adottata subito.... l'8 dicembre si fa il panpepato dopo aver addobbato casa e soprattutto illuminato l'albero di Natale. 
Il dolce di per se richiede solo una lunga preparazione per la frutta secca che necessita di essere sgusciata come le noci, le nocciole e le mandorle che vi consiglio di spellare dopo averle messe a bagno in acqua calda per un paio di minuti, sciacquate velocemente sotto l'acqua fredda e poi asciugatele. Sarà facilissimo spellarle con le mani strofinandole leggermente con un canovaccio. Tostate in forno la frutta secca con guscio.  La tostatura esalterà i sapori. Tritate grossolanamente la frutta secca con i chiodi di garofano che avrete tritato precedentemente. Vi consiglio un robottino a lame. A bagnomaria riscaldate lo sciroppo di acero a cui aggiungerete il passito, la cannella, la noce moscata e il pepe nero.  Sempre a bagnomaria sciogliete la tavoletta di cioccolato dopo averla spezzata. 
A questo punto cominciate a formare il vostro dolce....
Alla frutta secca aggiungete il cioccolato fondente, poi lo sciroppo di acero e per ultima la farina settacciata e mescolate il tutto con le mani. Nel caso aggiungete un pochino di farina, ma l'aggiunta dei datteri dovrebbe bastare per tenere insieme la frutta. Fate delle palle che dovrete mettere su carta da forno e infornare a 180 gradi per circa 25 minuti. Spegnete e aspettate (se ci riuscite) che si freddi per metterlo via in scatole di latta. Resiste oltre due settimane, quasi tutto il periodo natalizio.

Con questa ricetta partecipo al contest I dolci di Natale del blog La Cascata dei Sapori:



domenica 7 dicembre 2014

Un dolce buccellato per Natale!

 Un dolce siciliano semplice ma oltre che buonissimo qui, è proposto in versione vegana e adatto alla magia del Natale:


E’ un dolce semplice tipicamente siciliano anche se nella mia versione ho un pochino integrato tra il centro e il sud con mandorle e passito, a proposito di legami come è l'intenzione del contest Taste Abruzzo a cui partecipo. Il risultato mi ha dato ragione perché è venuto fuori un dolce molto energetico, profumato e "leggermente" calorico ma d'altronde in questo periodo tutto è permesso, siamo nel "tempo" più magico dell'anno, nel mese più bello e che tutti, grandi e piccini aspettano con ansia e felicità.

E' un dolce che mi riporta alla mia infanzia, quando i tempi dell'anno venivano scanditi dalle tradizioni, quando ogni festa era preceduta da momenti di condivisione che univano grandi e piccini  tutti attorno ad un tavolo a preparare i regalini fatti in casa, ad incartare i dolci, a studiare i menù per tutta la famiglia. Momenti di grande calore, di amore e di gioia, e la cucina che era testimonial di questi momenti..... come al solito direi a casa mia. Preparare questo dolce significava stare insieme a sbucciare le noci, le mandorle, tagliare i fichi, ridurre a pezzetti i canditi. Il tutto mentre i più piccini erano felici di dare una mano, specialmente perchè noi bambini ci riempivamo, oltre che la bocca, le tasche di tutto quello che era a disposizione, nascondendolo ai grandi che facevano finta di non vedere, per poi tenerlo in qualche angolo segreto come un piccolo tesoro da cui attingere nei giorni successivi.

Ma bando all'amarcord passiamo a descrivere questo dolce che può essere preparato con largo anticipo e conservato sino a Natale o Capodanno, incartato elegantemente può anche essere un'idea per un regalo fatta da noi. Ed ora partiamo.

Ingredienti

300 gr di farina
125 gr di margarina non idrogenata o burro di soia
50 gr di zucchero di canna muscobado
1 cucchiaio abbondante di passito
300 gr di fichi secchi
200 gr di uva passa
100 g di uvetta sultanina
100 gr di noci sgusciate
150 gr di nocciole sgusciate
150 gr di mandorle sgusciate
50 gr di pinoli
50 gr di scorzetta di arancia candita
2 chiodi di garofano
1 pizzico di zafferano per colorare la pasta e profumarla
2 cucchiai di codine colorate
Pepe macinato
Marmellata di arance
Acqua di fiori di arancio


Mescolate in una zuppiera la farina, il burro di soia o la margarina senza grassi insaturi, lo zucchero di canna e il passito (avevo quello di Pantelleria e l'ho usato). Amalgamate tutto con le mani. Lasciate riposare l'impasto per un'ora circa prima di stendere la pasta con il mattarello.

Nel frattempo dedicatevi al ripieno fatto da noci, fichi secchi, uva passa, uva sultanina, mandorle, pinoli, scorzetta di arancia, chiodi di garofano ed un pizzico di pepe. Triturate tutto finemente mescolando con altro zucchero.

Stendete l’impasto e fatene un rettangolo dove al centro metterete il ripieno. Non siate avari.... abbondate. E' uno di quei dolci che esplodono in bocca con mille sapori. Chiudete il rettangolo avvolgendolo come fosse un grosso salame, chiudetelo per i due lati dandogli la forma di ciambella su cui farete delle piccole incisioni se volete far vedere il ripieno, altrimenti potete usare le pinze per pasticceria o metterlo come ho fatto io in una teglia di silicono per pudding. Mettete la teglia in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 40 minuti. Controllate con la prova stecchino la cottura della frolla. Una volta cotto toglietelo dal forno e sfornatelo facendo attenzione a non romperlo. Per quello ho usato la formina di silicone.... per rendermi la vita più facile! Ora in un padellino sciogliete la marmellata di arance con un pochino di acqua, aggiungete qualche goccia di acqua di fiori di arancio per profumare lo sciroppo ottenuto e spennellate la superficie. Ora in Sicilia mettono la frutta candita a pioggia. Per una versione più light ma senza penalizzare il risultato potete usare le codette colorate.
E ora che altro dire? Buon Natale ovviamente!

Dimenticavo, con questo dolce partecipo al contest:



 Gran bella iniziativa e un grazie alle ideatrici!

domenica 30 novembre 2014

Orzotto alla zucca ma con un tocco.....rosa!

Un orzotto un pochino particolare perchè? ..... leggete ragazzi!

Ingredienti:

2 pezzi di zucca a fette
1 gambo di sedano
2 pomodori
1 carota
10 cipolline borettane
100 gr di orzo
brodo vegetale
1 cucchiaio di conserva di pomodoro
sale rosa dell'himaya è questa la sorpresa!!!!!!
olio evo
pepe nero


E' questa la particolarità, un sale puro, non raffinato, rosa e ricco di ferro!!! E' purissimo, conosciuto in Oriente da più di 250 anni, deve il suo colore proprio al contenuto di ferro. E' usato anche in cosmetica ma soprattutto esalta il gusto delle pietanze in cui è usato. Provatelo e non ne potrete più fare a meno.
E cominciamo. Pulite e tagliate a pezzettoni la zucca, la carota, il pomodoro e le cipolline. Sfilacciate il sedano tagliatelo a pezzi e unitelo al resto in una pentola capiente. Aggiungete un bicchiere di brodo vegetale tiepido e coprite facendo andare a fuoco medio alto. Più o meno come nella foto:


Appena gli ingredienti si cominciano a sfaldare salate con i grani grossi del sale rosa, aggiungete un cucchiaio di  conserva, abbassate la fiamma ed eventualmente aggiungete del brodo vegetale. Fate andare per 15/20 minuti e poi, senza scottarvi, usate il minipimer per ottenere una crema. Già così si può mangiare, ma invece aggiungiamo l'orzo. Lavatelo sotto l'acqua corrente in un passino a maglia stretta.Versatelo nella crema su fuoco bassissimo e giratelo per farlo insaporire. Ed ora fate come se fosse un risotto. Aggiungete brodo vegetale, girate aspettate che assorba e aggiungete altro brodo. Sempre a fuoco basso altrimenti si attacca sul fondo. Quando è ancora al dente spegnete, lasciate coperto sul fuoco spento così finirà di cuocersi ancora una decina di minuti e poi servite con prezzemolo tritato e un'abbondante macinata di pepe nero.
È purissimo, non raffinato, ha 250 milioni di anni e naturalmente ricco di ben 84 sali minerali purissimi e di oligoelementi.

Tratto da: http://www.alimentipedia.it/sale-rosa-himalaya.html
Copyright © Alimentipedia.it
È purissimo, non raffinato, ha 250 milioni di anni e naturalmente ricco di ben 84 sali minerali purissimi e di oligoelementi.

Tratto da: http://www.alimentipedia.it/sale-rosa-himalaya.html
Copyright © Alimentipedia.it
È purissimo, non raffinato, ha 250 milioni di anni e naturalmente ricco di ben 84 sali minerali purissimi e di oligoelementi

Tratto da: http://www.alimentipedia.it/sale-rosa-himalaya.html
Copyright © Alimentipedia.it

venerdì 28 novembre 2014

Riso ai frutti di bosco in una ricetta tutta vegan


Decisamente mi piace sperimentare e scoprire i sapori….. e provando eccovi un primo molto particolare dal gusto di terra ma rinfrescato da una nota di acidità che insieme risultano come un’esplosione di gusto veramente sorprendente: il riso ai frutti di bosco e funghi.

Ingredienti:
  • 50 gr a testa di riso
  • 1 fungo porcino a testa
  • 2/3 ovoli a testa
  • 50 gr di mirtilli freschi
  • 50 gr di panna di soia
  • 1 bicchiere di vino bianco
  • Brodo vegetale
  • Sale
  • Pepe
  • 50 gr di mandorle macinate finissime a parmigiano vegan
Preparazione del riso ai frutti di bosco:
Cominciamo con il congelare (si avete capito benissimo: congelare) la panna di soia. Per farlo ho usato della panna Alpro e l’ho versata nei porta ghiaccietti da freezer. Non importa che sia durissima, l’effetto è quello del burro alla fine….  Poi pulite bene i funghi porcini, spazzolandoli e levando la parte del gambo più dura. Tagliateli a pezzetti lasciandone qualcuno più grande per la decorazione. Pulite e affettate gli ovoli e in un tegame mettete uno spicchio d’aglio a soffriggere con dell’olio. Quando avrà preso colore toglietelo e aggiungete i funghi. Fateli saltare qualche minuto e aggiungete mezzo bicchiere di vino bianco. Fate sfumare, abbassate la fiamma facendo cuocere i funghi. Intanto preparate il riso. Ho usato il metodo del riso pilaf. 1 tazza di riso, 2 tazze di brodo vegetale. Prima fatelo tostare leggermente con un pochino di olio. Appena sarà profumato, lucido e leggermente tostato aggiungete il brodo vegetale mescolate velocemente, abbassate la fiamma al minimo e coprite. Calcolate una decina di minuti, poi lo farete finire di cuocere in mantecatura. Quando il riso sarà al dentissimo e avrà assorbito tutto il brodo unitelo ai funghi accendendo il fuoco a fiamma bassissima. Prendete due o tre cubetti di panna congelata e aggiungetela al riso e funghi. Comincerà a sciogliersi e l’effetto è quello del burro, dando così una bella cremosità al vostro riso. Aggiungete i mirtilli lavati, mescolate nuovamente e fate andare per qualche minuto mescolando delicatamente.
Riso ai frutti di bosco: tocco finale
Il riso ai frutti di bosco prenderà un bel colore rosato, il succo dei mirtilli si amalgamerà con i funghi, con la panna e con il riso. Servitelo caldo ovviamente e con i funghi porcini più grossi a decorare il piatto. Due o tre mirtilli possono essere messi sul riso tanto per incuriosire i vostri ospiti. Per ultimo date una bella macinata di pepe nero.
Non credevo che questa abbinata fosse vincente e invece ho scoperto che è delizioso. D’altronde sia i funghi, sia i mirtilli sono doni dei nostri boschi. L’aggiunta dei porcini regala un profumo speciale al nostro risotto. Salate ma poco, perché il sapore dei nostri funghi e dei mirtilli danno una buona sapidità al piatto. E…buon appetito amici!

mercoledì 26 novembre 2014

Scaloppine ai funghi ubriache!

Scaloppine ai funghi ubriache per tutti?

Ingredienti:

200 gr di muscolo di grano (fiorentina)
50 gr di panna di soia
300 gr di funghi champignon affettati
1 spicchio di aglio
olio evo
sale
pepe
1 bicchierino di wisky o di cognac

In una padella mettete uno spicchio di aglio a soffriggere con un goccio di olio. Appena dorato toglietelo e aggiungete i funghi a fuoco dolce, altrimenti buttano l'acqua e si seccano ed invece li voglio carnosi e sugosi. Appena i funghi sono coloriti e quasi cotti aggiungete il muscolo a fettine. Fatelo insaporire nei funghi e salate anche. Ora a parte sbattete la panna di soia con il bicchierino di wisky o di cognac. Versatelo sulle fettine, fate andare due minuti a fuoco vivace e prima di servire una bella macinata di pepe. Ottimo per le sere piovose ma non abbondate con l'alcool mi raccomando, un goccino darà sapore e buon umore, troppo rende il composto amaro.




lunedì 24 novembre 2014

Un amore di polenta......

Tipicamente lombardo, rivisitato in chiave vegana e con l'aggiunta di una nota cioccolatosa:
INGREDIENTI:4 cucchiai di fecola di patate
4 cucchiai d’acqua
1 pizzico di curcuma
200 g di margarina vegetale buona! (qui non potevo fare diversamente!!!!)
240 g di zucchero a velo
200 g di farina di mais fina
160 g di farina 00
1 bustina di vaniglia
140 g di mandorle tritate
2 bicchierini di amaretto di Saronno

Per la copertura, potete usare della veghella fatta in casa o un altro prodotto senza latte e con nocciole

In un bicchiere sciogliete la fecola e la curcuma nell’acqua, mescolate bene.
In una ciotola capiente con un cucchiaio sbattete per qualche minuto la margarina con lo zucchero fino ad ottenere una crema ariosa.
Continuando a mescolare aggiungete la fecola e la curcuma sciolte, l’aroma di vaniglia, le 2 farine setacciate con il cremor tartaro, le mandorle e l'amaretto di saronno.
Versate il composto in uno stampo di silicone (è meglio). Prima di infornare versate sopra la crema di nocciole per un’altezza di circa ½ cm e più se siete golosi. Con la punta di un coltello disegnate la crema di nocciole come se fosse una ragnatela.
 Infornate a 180° per circa un’oretta ma controllate perché i forni sono diversi. Non aprite il forno prima, cominciate con lo stecchino solamente dopo  40/45 minuti….. mettete che il vostro forno sia più veloce del mio!

Risultato? Un amor polenta con una crosticina di crema di nocciole che ricorda la nutella…. come l'amore che mi osservava mentre la preparavo.

 sperando che caschi per terra qualcosina per lei :D

domenica 23 novembre 2014

Lasagna spinaci e funghi porcini! Super!

Era tanto che volevo fare una lasagnetta come si deve ed eccola qui:


Ingredienti:

1 confezione di pasta per lasagne senza uovo


per la besciamella:

2/3 cucchiai di farina
1 litro di brodo vegetale filtrato
sale
noce moscata
pepe
olio evo

per il ripieno:

500/600 gr di spinacini lavati e puliti
300 gr di funghi porcini
aglio
olio evo
sale


Lavate gli spinaci e metteteli a scolare in un passino, pulite e raschiate bene i funghi porcini. Non vanno lavati sennò si rovinano ma puliti con una spazzolina, privati con un coltello della parte più terrosa, staccati delicatamente dal gambo con un movimento rotatorio. Affettate le cappelle e tagliate a tubetto i gambi. Vabbè! potete usare quelli surgelati comunque. Sbucciate uno spicchio di aglio e schiacciatelo sino a sbriciolarlo. Mettetelo in un tegame con un filo di olio a sfrigolare sino a che diventa dorato. Aggiungete i funghi porcini e cuoceteli a fuoco dolce per una deccina di minuti. Importante non andarci a fiamma viva. Rischiate che tirino fuori l'acqua perdendo la loro piacevole consistenza e il sapore.....
In una pentola mettete la farina settacciata e 3/4 cucchiai di olio. Fate sciogliere la farina e solo dopo aggiungete il brodo vegetale tiepido. NON FREDDO! Girate, girate e girate sino a che non avrete ottenuto una crema non troppo densa. Grattugiate la noce moscata, salate e se vi piace aggiungete una macinata di pepe. Ed ora un trucchetto. Mettete direttamente gli spinaci nella besciamella..... Girate e aspettate due/tre minuti su fiamma media. Aggiungete a questo punto i funghi porcini, spegnete e mescolate. Già così fa venire fame.....
In una teglia da forno spalmate sul fondo un bello strato di besciamella e cominciate a fare gli strati. Besciamella , pasta, pepe macinato e continuate mettendo tra uno strato e l'altro anche gli spinaci e i funghi. Finite con uno strato di besciamella. Prendete del pangrattato e con un passino a trama fine spargetelo sulla vostra lasagna. Infornate per una ventina di minuti a 180 gradi e gli ultimi 10 minuti fate andare anche il grill. Velocissima e ottimi risultati. Buon appettito!



giovedì 20 novembre 2014

Una colazione inglese ma cruelty free

Chi è stato a Londra sicuramente non ha resistito ad una sontuosa colazione che domenica ho ricreato:

Ingredienti:

100 gr di silk tofu
1 cucchiaio di farina di ceci
1 pomodoro
1 wurstel piccolo di soia
4/5 funghi
olio evo
sale
pepe nero

Sono stata spesso a Londra per lavoro e una sola volta ho preso l'english breakfast.... ci ho messo un giorno a digerire tutto. Ero ancora onnivora e attratta da quei meravigliosi piatti che portavano, una domenica mattina (per fortua non lavoravo) ho ceduto....
Buonissimo ma pesante da morire. Però domenica mattina avevo voglia di una colazione speciale ed ecco l'idea ed eccola in formato leggero e digeribilissima. Ovviamente per una domenica mattina speciale, da fare con calma, con il pigiama  addosso, con tutto il tempo del mondo, con il mio cane vicino, con la pace nel cuore.....
Ho sfrigolato il silk tofu proprio come con le uova in un tegame con un goccino di olio aggiungendo un cucchiaio di farina di ceci per avere la stessa cremosità delle uova strapazzate. Intanto pulite i funghi, affettateli e in un altro tegame fateli andare a fuoco vivo e a metà cottura aggiungete il pomodoro tagliato a pezzettoni con il wurstel di soia (meglio se affumicato). Spadellate velocemente e poi unite il tutto alle vostre uova senza uova. Macinata di pepe nero e fetta di pane, nero in questo caso..... così ci abbiamo messo anche qualcosa delle mie colazioni a Francoforte. E buona colazione ovviamente. E' un ottimo secondo, scherzi a parte. Filante e saporito.

domenica 16 novembre 2014

Insalata calda di cous cous

Chi ha detto che l'insalata è solo cruda?
E visto che finalmente da questo weekend ho di nuovo tempo per dedicarmi al blog, eccovi un'insalata calda che può essere un'idea simpatica per un primo veloce ma profumato.

Ingredienti per 2 persone:

1 zucchina romanesca
100 gr di fagiolini
100 gr di piselli 
1 peperone rosso
1 peperone giallo
1 spicchio d'aglio
100 gr di tofu
50 gr di fagioli rossi (in scatola vanno benissimo)
1 pizzico di cucimo
1 pizzico di curcuma
2 chiodi di garofano
1 pizzico di peperoncino in polvere
1 pizzico di zafferano
1 manciata di semi di sesamo
150 gr di cous cous
olio evo
sale
brodo vegetale

Pulite le verdure e tagliatele a pezzetti (zucchine e fagiolini), affettate i peperoni dopo aver tolto i semi, tritate finemente l'aglio. In un tegame mettete dell'olio (2 cucchiai possono bastare) e l'aglio tritato con i chiodi di garofano, fatelo soffriggere un pochino. Togliete i due chiodi di garofano che servono a dare profumo al cous cous e poi aggiungete a crudo le verdure che farete andare a fuoco forte per qualche minuto. Versate le spezie, amalgamate velocemente, salate e abbassate la fiamma coprendo il tegame. In caso aggiungete del brodo vegetale caldo. In un'altra padella tagliate a dadini il tofu e fatelo tostare dopo averlo rotolato nei semi di sesamo. A me piace croccantissimo, per questo aggiungo i semi di sesamo. Dedicatevi ora al cous cous seguendo le istruzioni della confezione, ma aggiungete un pizzico di zafferano nell'acqua che darà ancora colore e sapore al cous cous. Mescolate il cous cous con una forchetta in modo da sgranare i piccoli granelli il più possibile e versatelo con le verdure, a cui avrete aggiunto i fagioli rossi, appena queste saranno al dente insieme al tofu croccante. Una brevissima rimescolata con l'aggiunta di qualche cucchiaio di brodo caldo per rendere la vostra insalata morbida e non troppo asciutta. Qualche minuto sul fuoco e poi potete servire.

domenica 9 novembre 2014

E stavolta mi sono superata!

Avevo voglia di crepes ma queste sono deliziose e ve le raccomando:

Ingredienti per le crepes:

Farina di ceci
Acqua frizzante ghiacciata
sale
pepe nero

Versate in una ciotola gli ingredienti per le crêpes e mischiate sino a creare una pastella dalla consistenza fluida, non eccessivamente densa. Ormai uso il minipimer per ottenere un composto perfettamente omogeneo o il robottino, ve lo consiglio anche a voi. Oliate leggermente una padella antiaderente dove metterete qualche cucchiaio della vostra pastella e cuocete fino a lieve doratura.Non ho indicato le dosi in quanto sono buonissime anche il giorno dopo quindi vado di farina di ceci ed acqua frizzante ghiacciata e poi via di crepes. Al massimo le uso per qualche altra ricetta.

Ingredienti per il ripieno:

300 gr di zucca
150 gr di silk tofu (ormai uso solo quello)
sale e pepe nero
olio evo

Pulite la zucca dalla buccia, tagliatela a pezzettoni e fatela cuocere a fuoco vivace con un pochino di sale che aiuta a far tirar fuori l'acqua in modo da non aggiungerla. Deve rimanere abbastanza asciutta. Quando sarà cotta frullatela insieme al silk tofu, pepe e un goccino di olio.

Ingredienti per la besciamella:

500 gr di brodo vegetale
70 gr di farina
2/3 cucchiai di olio evo
1 pizzico di noce moscata grattuggiata
sale e pepe

Semplicissima questa besciamella che non ha il retrogusto di soia. In una pentola mettete la farina con l'olio e un paio di cucchiai di brodo, fate andare formando la parte che poi farà diventare il brodo una deliziosa besciamella. Appena gli ingredienti si saranno amalgamati aggiungete il resto del brodo non freddo ma a temperatura ambiente e girate, girate, girate sinchè non otterete un ottima salsa dalla consistenza morbida. Aggiungete il sale, il pepe e una bella macinata di noce moscata.


Procedimento:

ora potete passare all'assemblaggio dei vari ingredienti. Prendete una crepes e spalmatela del composto di zucca e tofu. Piegatela prima a mezzaluna poi ancora ad ottenere un triangolo, mettetela in una teglia da forno dove sul fondo avrete messo un paio di cucchiai di besciamella. Coprite la crepes con cucchiaiate di besciamella e non vi risparmiate, sarà proprio quella a rendere il piatto delizioso. Fatene un altra e un'altra ancora, Io ne ho fatte due ma mi sono pentita amaramente..... Me le sarei portata volentieri in ufficio per pranzo domani.
Infornate per una quindicina di minuti e poi andate di grill per creare la crosticina. Servite tiepido per evitare ustioni di primo grado. 







martedì 4 novembre 2014

Crocchette con un trucco....

Ci sono due chicche in queste crocchette, il silk tofu e un modo di evitare l'uovo. A voi scoprirlo:



Ancora con il silk tofu abbinato alle patate per rendere queste crocchette un ottimo secondo abbinandolo a una croccante insalatina:


Ingredienti x 4 persone: (30 crocchette circa)
1 kg di patate rosse
100 gr di Silk tofu
Noce moscata
Prezzemolo
Sale
Pepe
Olio evo
Pangrattato


Lessate le patate con la buccia e in acqua salata, dopo averle lavate. Ci vorranno circa 40 minuti se non usate la pentola a pressione. Dovete farle intiepidire prima di poterle maneggiare per sbucciarle. Passate in uno schiacciapatate la polpa e mettetela in un contenitore capiente. Aggiungete sale, pepe, una grattugiata di noce moscata, prezzemolo tritato finemente e per ultimo il Silk Tofu. Amalgamate bene ed ora vi rivelo un trucco. Prendete una noce di patate, datele la forma delle crocchette. In un piatto fondo versate un pochino di olio dove rotolerete velocemente la crocchettina e poi la passatele nel pangrattato. L’olio ha la funzione sostitutiva dell’uovo perché permette la giusta umidità necessaria per la panatura. Friggetele e poi  mettetele a sgocciolare su della carta da cucina. Con il silk tofu e questo metodo otterrete delle crocchette estremamente croccanti all’esterno e morbide all’interno.
Direi che è un altro modo per usare il silk tofu senza però impazzire.
 

domenica 2 novembre 2014

Farfalle molto avvolgenti!

Vi ho mai detto che le farfalle sono un formato di pasta che adoro?

E stavolta sono venuti veramente avvolgenti grazie al silk tofu che ieri ho preso qui:



Ingredienti x 2 persone:

150 gr di farfalle di kamut
1 confezione di silk tofu
1 spicchio di aglio
1 fungo porcino
1 zucchina
1 lime
60 gr di parmigiano vegan
sale
olio 

E' una pasta velocissima ma cremosa e saporita grazie al Silk Tofu che ho trovato nella bottega della mia amica Gabriella. E per chi è di Anzio vi consiglio un giro nel suo negozio. Le avevo promesso che avrei fatto una ricetta per la Bottega. Il Silk Tofu è difficile da trovare cremoso al punto giusto. Quello che ho preso era perfetto, adatto anche per una cheesecake vegana che presto proverò. E' un'ottima alternativa alla panna molto più grassa, è proteico e per come l'ho fatto anche decisamente ricco e piacevole. In un padellino ho messo a sfrigolare con un goccio di olio lo spicchio d'aglio, un fungo porcino (italiano!!!!) tagliato a pezzettini e una zucchina ridotta a pezzettini anche lei. Aggiungete la buccia grattuggiata del lime e fate andare. Servono a dare profumo, croccantezza  e freschezza al piatto ma il re resta il tofu che ho aggiunto quando la zucchina e il fungo erano cotti. Ho mescolato velocemente per renderlo ancora più cremoso e dopo aver scolato la pasta ho mescolato la pasta al dentissimo con il condimento ottenuto.  Spolverate abbondantemente con il parmigiano vegan (trovate la ricetta nella sezione formaggi) e se vi piace una bella macinata di pepe di Sichuan renderà onore al tutto. Semplicissimo, veloce e saporito ma soprattutto cremoso al punto giusto.


mercoledì 29 ottobre 2014

Un tian di verdure e proteine saporito e semplice

Scusate per l'assenza, ma ogni tanto bisogna anche aggiornarsi e prepararsi ed ora ecco una riedizione del mio tian di verdure che però è un secondo grazie alla frutta secca e poichè abbiamo anche le erbe mediterranee il gusto è decisamente esaltato.



In genere il Tian di verdure è un piatto tipicamente provenzale ma non avendo a disposizione le erbe provenzali che di solito vengono usate in Francia, ho cercato di usare tutte le erbe a mia disposizione nel mio orto. Le erbe danno sapore, sapidità senza usare il sale e anche colore al piatto.


Ingredienti:

3 zucchine verdi chiare grandi
4/5 pomodori costoluti
1 spicchio di aglio
1 rametto di timo
1 rametto di menta
1 mazzetto di basilico
1 rametto di rosmarino
1 mazzetto di prezzemolo

100 gr di fette biscottate integrali

100 gr di noci sgusciate
50 gr di mandorle spellate non salate
50 gr di pistacchio non salati
sale
pepe
olio evo

Come ho già detto è una versione personalizzata del tian. Lì si usano le spezie provenzali essiccate, qui le spezie le ho usate fresche, prendendole dal mio piccolo tesoro in giardino, fresche e a mio gusto. Cominciate con il pulire lo spicchio di aglio, pulite il rametto di timo e di rosmarino eliminando la parte dura, scegliete le foglie di basilico e di menta. Per ultimo dedicatevi al prezzemolo aggiungendo anche un pochino di gambi, magari i più teneri. Mettete il tutto in un mortaio (altrimenti potete usare un frullatore) e cominciate a preparare la vostra miscela speciale che non sarà provenzale ma sicuramente è mediterranea. Ora create il vostro pangrattato tritando insieme noci, mandorle, pistacchi sgusciati e le fette biscottate insieme. Potete usare anche il pangrattato semplicemente, ma così c'è un tocco di classe e gusto in più..... Unite ora le erbette e lo spicchio di aglio al pangrattato, salate poco e pepate.
Affettate ora le verdure. Mi raccomando e credo che si veda, tagliatele sottili, sottili. Preparate una teglia rivestendola con la carta da forno e preriscaldate a 180 gradi il forno.
Dedicatevi alla composizione. Prendete una fettina di pomodoro e passatela nella miscela che avete preparato, ponetela poi nella teglia in posizione quasi verticale, alternando le verdure fino a completare il primo giro. Poi proseguite con il secondo e via dicendo.

Per ultimo cospargete le verdure con la miscela avanzata, fate un paio di giri di olio sulla superficie del tortino ed infornate per circa un'oretta. Aspettate che si intiepidisca e servitela. E' leggera ma saporita ed è anche divertente da vedere..... Ovviamente potete alternare con altre verdure. Melanzane, cipolle e perchè no? patate. Alla fine è anche un piatto unico grazie alla presenza delle noci, delle mandorle e in special modo dei pistacchi. D’altronde la frutta secca fornisce al nostro corpo proteine e al tempo stesso ci aiuta a combattere il colesterolo. 

Questo per dirvi che con questa ricetta partecipo alla bellissima iniziativa dell'Ospedale Federico II:




venerdì 3 ottobre 2014

Mix di broccoli e cavoli!

O cavolfiore con broccolo? Il risultato è molto gradevole, saporito e devo dire che mi mancavano!!!

Ingredienti:

1/2  Cavolfiore
1/2  Broccolo Romano
10 cavolini di bruxelles
2/3 broccoletti siciliani
2 spicchi di aglio
50 gr di seitan affumicato
peperoncino
sale
1/2 bicchiere di vino bianco

Lavate e pulite le verdure, tagliate a cimette il cavolfiore, il broccolo romano e a metà i cavolini. spezzettate i broccoletti. Sbucciate uno spicchio di aglio e uno riducetelo invece a purea. In una padella spargete la cremina di aglio sul fondo, affettate con la mandolina il pezzettino di seitan e fate tanti riccioli sottili. Aggiungeteli nella padella e mettete anche lo spicchio di aglio intero. Versate metà bicchiere di vino e fate evaporare. Appena il seitan comincerà a sbiancarsi mettete le verdure crude, mescolate e fate andare a fuoco forte per un paio di minuti aggiungendo il vino. Appena si sarà evaporato coprite, abbassate la fiamma e fate cuocere sino a che le verdure non saranno cotte. Spolverizzate con peperoncino e se volete salate. Io preferisco il gusto di cavolo senza sale.


martedì 30 settembre 2014

Brownies o Muffins fate voi!

Ed eccovi il dolce per il mio compleanno amici! Una rosa ed un cuore tutti per voi!

Ingredienti:

130 gr di farina di riso
80 gr di fecola di patate
80 gr di barbabietole rosse
150 gr di cioccolato fondente in blocchi
110 gr di olio di semi (l'evo è più pesante nei dolci)
70 gr di zucchero muscobado
5 cucchiai di amido di mais
1 bustina di lievito per dolci
mezza tazzina di latte di riso
1 pizzico di sale

In un pentolino sciogliere a bagnomaria il cioccolato. Unite a filo l'olio e mescolate facendo prendere aria al composto, quindi dal basso verso l'alto. In un altro pentolino,sciogliete 4 cucchiai di amido di mais in 250 ml di acqua fredda e mettete il composto sul fuoco sino ad ottenere una crema morbida. Mettetela da parte a freddare leggermente.
 In una ciotola versate la crema ottenuta insieme al cioccolato fuso e unito all'olio, mescolando sempre con movimento dal basso verso l'alto fino a formare un impasto denso e caldo al quale andranno aggiunti lo zucchero e, con un setaccio, la farina di riso, la fecola di patate, il lievito e il sale.



 Aggiungete all'impasto mezza tazzina di latte di riso e un cucchiaio di amido di mais, fino ad ottenere un composto omogeneo ma molto compatto e sodo, verificando che si stacchi dalle pareti della ciotola senza appiccicarsi. Se fosse troppo liquido o ancora troppo appiccicoso, aggiungere della fecola di patate. Aggiungete per ultimo la barbabietola asciugata e tritata con il robottino.  Con dell'olio ungete le formine o una teglia da forno e verstevi della farina di riso prima di versare l'impasto. Riempite a metà le formine perchè poi crescerà. Cuocete in forno ancora freddo con programma ventilato a 180 per circa 20 minuti.



E ora arriva la parte più difficile, dovete aspettare, aspettare, aspettare. Non toccate nulla sino a che non diventano freddi o tiepidi almeno. Metteteli a freddare su una grata in modo che prendano aria e si stabilizzino.


Spolverizzate con zucchero a velo e buon compleanno!!!!

domenica 28 settembre 2014

farfalle in giallo e verde!

Con questa ricetta partecipo al contest girolio e vi assicuro che la dovete provare!

Bè che dire? avevo voglia di una pasta aglio, olio e peperoncino ma strana, saporita, colorata, croccante e spiritosa.... e direi che il risultato è stato proprio questo. Ho guardato nella mia dispensa è ho trovato dei pistacchi di bronte tostati e salati, limoni di Amalfi che mi hanno regalato degli amici, il prezzemolo sta nel mio giardino e non aspetta altro che di essere raccolto, aggiungiamoci dello zafferano mi sono detta ed ecco una pasta dal sapore freschissimo, di origine mediterranea visti gli ingredienti. Direi che mi ha sorpreso moltissimo e che rifarò quanto prima.....

Ingredienti per 4 persone:

250 gr di farfalle di Gragnano (è la pasta che preferisco)
150 gr di pistacchi di Bronte tostati e salati
1 limone bio
1 mazzetto di prezzemolo
1 peperoncino
1 pizzico di zafferano
1 spicchio di aglio

olio evo
sale

Il giorno prima vi consiglio di pelare i pistacchi. Metteteli in una busta da freezer e martellateli. Dovete ridurli in granella. Ed è il lavoro più lungo tutto sommato.
E' un procedimento semplice e veloce, cominciate con fare andare l'olio dove metterete uno spicchio di aglio (non deve sovrastare il sapore degli altri ingredienti che sono delicati) e un peperoncino a cui prima avrete tolto tutti i semi. Dobbiamo ottenere una nota piccante ma smorzata. Arriva dopo la freschezza del limone in modo sorprendete. Mettete l'acqua della pasta e salatela ma non troppo i pistacchi lo sono già abbastanza..... Buttatela appena bolle e dopo due o tre minuti prendete un paio di cucchiai di acqua di cottura per sciogliere lo zafferano. Lavate bene il limone e grattugiate la buccia, solo il giallo mi raccomando, altrimenti l'amaro avanza. Spremete il succo e tenetelo da parte. Ricapitolando, l'acqua è sul fuoco, l'olio pronto per riceverla, i pistacchi tritati, il limone grattugiato e spremuto.... lavate il prezzemolo, prendete le foglioline più tenere e tritatele finemente. Lasciatene qualcuna intera se volete guarnire il piatto. Quando la pasta è al dentissimo (dovendo mantecarla in padella meglio 2 minuti in meno) tiratela su con un passino e versatela nell'olio all'aglio e peperoncino a fuoco vivace. Aggiungete subito lo zafferano che darà un bel colore giallo intenso e il succo di limone con la buccia. Amalgamate ed aggiungete poco alla volta acqua di cottura per mantecare. Prima di servire cospargete con la granella di pistacchi e il prezzemolo tritato. Servite caldissimo e..... Buon appetito!

Con questa ricetta partecipo al contest:


venerdì 26 settembre 2014

Una pappa al pomodoro anticolesterolo!





Partecipare all’iniziativa dell’Ospedale Federico II di Napoli è per me un onore…. e ho pensato ad una pappa con il pomodoro rivisitata:

 
 È anche una responsabilità che mi fa piacere accollarmi in quanto creare un piatto leggero, senza o addirittura anticolesterolo può essere utile a tantissime persone che si avvicinano ad un cambiamento di alimentazione anichilendosi e privandosi di gusto, fragranze, sapori, colori….. Cambiare modo di cibarsi non è legato ad una scelta di apatia verso la tavola, ma anzi! Potrebbe diventare uno stimolo a creare, inventare, sperimentare nuovi abbinamenti e nuove consistenze senza rinunciare al piacere della buona tavola. Poi, come nel mio caso, passare ad un’alimentazione completamente cruelty-free potrebbe far scoprire un modo nuovo di nutrirsi con soddisfazione e piacere ma privo di prodotti animali…. Ma questa è un’altra storia.
Il mio papà mi ha costretto a documentarmi e ad informarmi, perché diabetico, infartuato (per colesterolo altissimo) ma soprattutto un’ottima forchetta. E’ vissuto con me sino a 86 anni e questo la dice lunga su quante pietanze, quanti manicaretti e quante invenzioni dovevo portare a tavola per evitare che….. scappasse in rosticceria o pasticceria!
Uno dei piatti che prediligeva era la Pappa al pomodoro. Sarà un poco colpevole “Giamburrasca” ma l’amava moltissimo.  Ed allora ho ideato questa variante poverissima di grassi, con una ragionevole quantità di carboidrati (meglio se tostati) ma soprattutto con l’Imperatore della cucina mediterranea…. L’ortaggio che di più la natura ci offre per combattere il colesterolo è proprio lui:
Il Pomodoro. E se poi lo abbiniamo ad una Regina? Il risultato è estremamente appetibile, leggero ma anche saporito, sano ma anche goloso….. Ci volete provare? Sarebbe bello sapere cosa ne pensate!

 Ed ecco una rivisitazione della classica pappa al pomodoro che unito alla cipolla e all’aglio (facoltativo) da piatto povero diventa una ricca e sostanziosa zuppa da servire tiepida o calda. D’altronde il pomodoro è considerato veramente l’Imperatore delle nostre tavole anche per le sue proprietà anticolesterolo che si esaltano maggiormente con la cottura. Inoltre è emerso che i pomodori cotti, mangiati interi con semi e buccia, sono utili per prevenire e combattere tante patologie in quanto proprio il licopene è un ottima sostanza anticancerogena, anticolesterolo, ecc.  e con la cottura aumenta le sue proprietà benefiche.

Ingredienti per 4 porzioni:
 
500 gr di pomodori rossi (contengono maggior licopene)
300 gr di cipolline borettane
1 cucchiaio di foglie di rosmarino fresco tritato
1 cucchiaino di sale
¼ di cucchiaino di pepe nero macinato fresco
3 spicchi d'aglio spezzettati ma è opzionale
3 cucchiai di olio extra vergine di oliva
brodo vegetale
olio evo
basilico fresco


 Procedimento:

Inserite una cremagliera al centro del forno preriscaldato a 200 gradi. Preparate una teglia con carta da forno, mi raccomando evitate di usare l’alluminio.
In una ciotola media, unite i pomodori tagliati a pezzettoni, le cipolle, il rosmarino, sale, pepe e aglio (se vi piace). Aggiungete un filino di  olio e mescolate fino a quando tutti gli ingredienti sono ben amalgamati tra loro. Disponete  le verdure in un unico strato sulla teglia preparata. Fate andare fino a quando le verdure saranno dorate e tenere, circa 1 oretta. 
Appena pronte mettete le verdure arrostite (più eventuali succhi di cottura) e parte del brodo vegetale in un frullatore o robot da cucina. Frullate fino ad ottenere una crema. Mettete la crema in una pentola ed eventualmente fosse troppo densa aggiungete un pochino di brodo e fate sobbollire per un quarto d’ora. Spegnete e servite a seconda della stagione, tiepida o bollente accompagnandola con delle fette di pane tostato al sesamo, del basilico fresco e un’altra macinata di pepe.
E così diventa un piatto con tanti prodotti dei nostri orti, poveri ma ricchi….. E non trascurate le spezie: sono una marcia in più nei nostri piatti. Usandole, ridurrete sicuramente l’uso del sale a vantaggio di una pietanza comunque saporita.

 E con questa ricetta partecipo a questo contest:







giovedì 25 settembre 2014

Da non perdere assolutamente!!! Peperoni ripieni di soia!

Eh si! sono superlativi!

Ingredienti:

2 peperoni piccolini tondi a testa
2 hamburger di soia
basilico
prezzemolo
1/2 spicchio di aglio
olio evo
1 patata
sale
peperoncino

A volte possiamo usare i soliti hamburger di soia per cambiare e con pochissimo tempo ottenere una pietanza saporita e diversa. Ed ecco allora che ho tritato i due hamburger e li ho conditi con poco sale, aglio tritato finissimo, basilico e prezzemolo e ho impastato il tutto.


Dopo aver lavato i peperoncini li ho svuotati togliendo i semini e lasciando le calotte.


Riempite i peperoncini con il composto, copriteli con la calotta e poneteli in una teglia da forno. La patata sbucciata e affettata sottilmente è un di più. Riempiono sono buoni ed è un modo diverso per creare un piatto unico per tutti.


Mettete un goccino di olio e se volete una cipollina tritata sottilmente. Infornate a 180 gradi per circa una ventina di minuti. Serviti tiepidi e sono veramente super! D'altronde aver usato gli hamburger già fatti è stata una svolta di velocità.

venerdì 19 settembre 2014

Uno spago con zucchine alla grigia....

E dopo una settimana impegnativa eccovi uno spago divino.....


Ingredienti per due persone:

160 gr di spaghettoni di Gragnano
300 gr di zucchine romanesche
menta fresca
1 spicchio di aglio
150 gr di anacardi
pepe nero in grani (meglio se di Sichuan)
olio evo

Piatto velocissimo (da venerdi sera dopo una settimana pesante) ma molto saporito.
Cominciate con il lavare e lessare le zucchine. Scolatele tirandole su quando sono cotte e nella loro stessa acqua mettete a cuocere la pasta. Sciacquate la menta fresca e tritatela insieme all'aglio. Tritate gli anacardi insieme a grani di pepe nero. Schiacciate con la forchetta in modo grossolano le zucchine e conditele con la menta e l'aglio tritati e olio evo. Mischiate e irrorate del formaggio vegano che avrete ottenuto con anacardi e pepe. Non ho messo il sale nel formaggio vegan perchè gli anacardi erano salati.
Provatela e poi ditemi com'è..... Un vero confort food di fine settimana che tira su anche chi sta proprio a terra....

giovedì 18 settembre 2014

Una quinoa che sorride!

Mi sono sempre piaciuti i piatti un pò bambineschi e allora eccovi una faccina di quinoa sorridente:
Voi cosa ci vedete? io un puffo sorridente e un pochino strabico :D

Passiamo alla ricetta che tra l'altro piace moltissimo anche ai bambini. La quinoa è un validissimo sostituto sia della pasta che del riso unico accorgimento (mi è capitato la prima volta che l'ho cotta) è quello di lavarla molto ma molto bene altrimenti lascia un retrogusto di amaro.....

Ingredienti:

200 gr di quinoa
3 pomodori rossi
5/6 cetriolini sott'aceto
100 gr di mais
4/5 carciofini sott'olio
capperini
olive nere
olio evo
sale
pepe nero macinato

Per la salsa maionese:


1 carota lessa
1 vasetto di yogurt senza zucchero
1 c di senape
olio evo

Cominciate con lavare molto ma molto bene e sotto acqua corrente la quinoa. Ho imparato la lezione e mi è bastata. Per tirarla su dal colino aiutatevi con una squamarola. Cuocete la quinoa in acqua abbondante per 15 minuti o seguite le istruzioni della confezione. Intanto tagliate a pezzi piccoli il pomodoro, i carciofini, sciacquate i capperi dal sale, tagliuzzate le olive. Scolate la quinoa e conditela subito con dell'olio, del sale e del pepe. Aggiungete le verdurine tritate e preparate la maionese. Frullate la carota lessa lasciando qualche pezzettino per la guarnizione del piatto. Aggiungete allo yogurt la polpa della carota, il cucchiaino di senape e a filo aggiungete l'olio come avreste fatto per la maionese con le uova raggiungendo la densità di una crema. Condite la quinoa con la salsina e se volete giocate per fare delle buffe faccine.... Può dare dipendenza! La maionese ovviamente.




lunedì 15 settembre 2014

Uno spezzato senza patate.....

Lo spezzatino era uno dei miei piatti preferiti da piccina, ma di quelli belli carichi di sugo che poi ti fanno fare la scarpetta e magari con le patate da schiacciare nel sugo....... Ed ecco la mia rivisitazione da adulta:

e direi da adulta vegana..... Non viene voglia di inzupparci una bella fetta di pane per raccogliere il sugo?
Ovviamente si potrebbe fare con le patate, ma trovo troppo indigesto l'abbinamento della soia con le patate, preferisco le verdurine tenere come le zucchine e i pisellini.... Ma son gusti!
Ingredienti per due
150 gr di bistecche di soia disidratate
brodo vegetale q.b.
300 gr di piselli freschi o congelati
300 gr di zucchine romanesce
1cipolla grande bianca
250 gr di passata di pomodoro
1/2 bicchiere di vino rosso
basilico
prezzemolo
peperoncino
olio extravergine
sale qb

 
Preparazione
Per prima cosa reidratate le bistecche di soia, mettendole a cuocere in brodo vegetale per 15-20 minuti. Poi mettetele a strizzare su un passino con un piatto pesante sopra. A me piaccciono i bocconcini di spezzatino e quindi li ho tagliati a pezzetti piccoli dopo averli asciugati del liquido in eccesso.

Tritate finemente la cipolla e mettetela a stufare in una pentola con un cucchiaio d’olio.  Quando la cipolla si sarà sbiancata aggiungete il vino rosso e fate sfumare. E ora è il tempo del pomodoro. Versatelo nella padella e fate andare a fuoco alto per qualche minuto, poi abbassate e dedicatevi alle verdure.
Lavate le zucchine e affettatele a spessore medio, sgranate i pisellini e se invece sono congelati sbollentateli pochi minuti. Aggiungete le verdure al sugo, salate, mettete il peperoncino e appena comincia a sobbollire di nuovo versate la soia. Vate cuocere per circa 15 minuti. In ultimo aggiungete un bel trito di basilico e prezzemolo freschi tritati finemente. 
Servite caldissimo con delle belle fette di pane perchè è sicuro che vorrete fare la scarpetta, d'altronde senza patate è concessa.